Tra i più stimati reperti dell’isola sono i tre “kouroi”, statue di giovani uomini, lasciata incompiute nello stesso luogo dove gli scultori le stavano realizzando.
Tutte e tre le statue risalgono al periodo arcaico (settimo e sesto secolo AC). Due di loro si trovano a Flerio, vicino al villaggio di Melanes, ad una distanza di circa 9 chilometri dalla città di Naxos (Chora), mentre il terzo, più grande si trova nei pressi del villaggio di Apollonas, circa 35 chilometri da Chora.
Solo una delle statue Flerio è facilmente accessibile. Si trova in un campo pieno di alberi di ulivo, ora di proprietà della famiglia Kondylis, nello stesso luogo in cui la scultura venne realizzata.
La statua risale al settimo secolo AC, ed è alta 6,5 metri.
Per le sue grandi dimensioni la statua è stata ribattezzata “Hellen” (“Greek”).
Il Kouros di Apollonas, risalente al sesto secolo, è ancora più impressionante.
Da quello che si vede oggi si intuisce che sarebbe stato alto circa 10 metri, ed avrebbe dovuto rappresentare il dio Dioniso.
La statua si trova all’ingresso di una vecchia cava, molto vicino al villaggio. La dimensione e la forma della statua per la sua grandezza può essere percepita solo da una certa distanza, mentre da molto vicino si potrebbe pensare che si tratti semplicemente di un pezzo di marmo.
Si pensa inoltre che la statua sarebbe stata lasciata incompiuta quando sarebbero comparse crepe nella sua struttura che avrebbero impedito il prosieguo dell’opera.
E’ possibile che le altre due statue siano rimaste incompiute per le stesse ragioni. Alcuni studiosi pensano invece che le statue non sono mai state completate a causa della morte delle persone che le avevano ordinate, o perché alcuni fatti straordinari avrebbero interrotto il lavoro.
Secondo antichi testi, Lygdamis, tiranno di Naxos, una volta preso il potere, avrebbe confiscato tutte le statue che i ricchi di Naxos avevano nelle cave per poi, secondo altre fonti, rivendergliele.
Si ritiene che le statue dei kouroi esprimano il modo in cui venivano concepiti gli dei in quel periodo storico, umani ma molto più grandi degli uomini.
E’ per questo motivo che gli studiosi pensano che queste statue rappresentino le divinità più importanti dell’isola, in primo luogo Dioniso.